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Mercato automotive, come uscire dalla crisi

Vendite al minimo storico, tagli, incentivi non sufficienti ed un futuro sul quale pesano incognite di un certo rilievo: è sempre più a tinte fosche il quadro relativo al futuro del settore automotive, uno dei comparti più importanti del nostro paese in grado, nei decenni passati, di trainare, talvolta anche da solo, l’economia italiana.
Quelli passati sono stati i mesi più duri, così come d’altra parte per altri comparti, non solo l’auto; la diffusione della pandemia con il lockdown generalizzato a livello globale ha sostanzialmente azzerato le vendite ed il settore è dovuto ripartire quasi da zero. Qualche segno di ripresa si è avuto dai mesi estivi, ad esempio i numeri disponibili a luglio hanno parlato di un totale di 1.278.521 che hanno significato il miglior volume mensile da settembre del 2019 (dati:Il Sole 24 Ore).

Gli incentivi auto terminati subito

Su base annua i dati restano comunque molto preoccupanti: si parla di un calo del – 35% per un totale di 6,37 milioni di vendite. Il mese di luglio potrebbe quindi essere prodromico di una ripresa, a patto che non si ricada nuovamente in una ulteriore chiusura.
Le misure intraprese a livello governativo sembrano essere state efficaci, ma non sufficienti: gli incentivi messi in campo sono durati il tempo di un respiro. Sono andati sold out in 11 giorni, terminati rapidamente oltre 100 milioni di euro dei 500 messi a disposizione dal 1° settembre al 31 dicembre 2020. Segno che la misura era buona ma che aveva bisogno, forse, di una maggior potenza di fuoco.

Il caso di auto usate ed incidentate

In un contesto a tinte fosche quale quello sopra descritto, resistono comparti di nicchia o alternativi, come nel caso delle auto usate e delle auto incidentate. Parlando di usato, a cavallo del Covid anche questo mercato ha subìto una batosta non da poco. Da agosto ci sono i segni di una ripresa.
Interessante è poi esplorare mercati alternativi quale ad esempio il mondo dei compro auto incidentate o non più marcianti; in sostanza intermediari che acquistano auto non più funzionanti, abbandonate, ferme in garage. Ed in tempo di crisi un business come questo, indubbiamente, tira.
Sono nate diverse realtà che, come nel caso di www.autosinistrate24.it, offrono servizi di acquisto diretto di vetture reduci da incidenti o comunque non più marcianti per qualsiasi altro motivo. Una soluzione alternativa che sta comunque contribuendo ad arricchire l’offerta all’interno di un mercato, quello dell’automotive, che necessita anche di idee e spunti originali per riprendere quota.

Pubblicato in Archivio Notizie

Scritto da

Giornalista di inchiesta, blogger e rivoluzionario

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