Seguici su:

Archivio Notizie

Letto 5867 Volte
Condividi

Impianto a gas: come curarlo in massima sicurezza

L’impianto idraulico del gas è una rete di tubazioni costituita da diverse tipologie di materiali che nasce per condurre la fornitura di gas metano o combustibili simili ad apparecchi energetici che funzionano a combustione. I dispositivi energetici più conosciuti che funzionano alimentati da una rete del gas sono: il piano cottura; lo scaldabagno a gas, la caldaia a gas.
Il gas che funge da combustibile fossile si presenta in varie forme e, che si tratti di gas metano, gpl, aria propanata o gas propano, ha una pressione di conduttura che è molto più bassa di quella ad esempio dell’acqua, viaggia sotto i 100 mbar, mentre l’acqua sanitaria supera (o dovrebbe) i 200 mbar.

Sicurezza sull’installazione impianto a gas

Spesso il gas viene composto con additivi che ne determinano il caratteristico odore senza il quale non potrebbe essere percettibile all’olfatto umano, visto che per sua natura non ha emanazioni. Da ricordare che fino ai 35kW totali di potenza un impianto a gas può essere progettato e installato dallo stesso installatore.
Nel caso in cui, invece, l’impianto superi i 35kW di potenza totale, allora deve essere progettato da un professionista abilitato, come, ad esempio, un geometra o ingegnere iscritto all’albo provinciale artigianale e che abbia tutti i requisiti previsti dal Decreto 37/2008.

Come individuare una perdita nell’impianto del gas domestico?

Un dispendio eccessivo in bolletta o un odore di gas costante possono essere sintomo di perdita. Spesso capita di ritrovarsi bollette del gas eccessivamente salate. Il che non sempre è dovute a situazioni strane, come nel caso dei consumi gonfiati resi noti in passato dalla trasmissione Le Iene. Questo può essere sintomo di perdita, e quindi di dispersione, di gas che viene meno all’impianto senza che ci si sia riusciti ad accorgere del danno.
Un metodo “fai da te” per individuare una perdita di gas su un impianto esterno, oltre ad avvertire l’odore degli additivi immessi nel combustibile, può essere quello di chiudere tutti i rubinetti collegati agli apparecchi a gas in modo tale da lasciare aperto solamente quello di partenza del contatore.
Se in questo caso i numeri del contatore girano ugualmente, si tratta di una dispersione e quindi di perdita. L’unica cosa da fare è chiamare subito un idraulico abilitato per un primo consulto, oppure rivolgersi ai numeri del fornitore di gas domestico.

Qualche trucco per individuare le perdite di gas: Una perdita di gas si può individuare imbevendo un panno di carta con dell’acqua saponata e passarlo lungo le tubature e vedere se si formano bollicine che si ingrandiscono. Altro strada, optare per i tradizionali rilevatori di fughe di gas.

Quando e perché far controllare l’impianto del gas

Non è necessario arrivare alle perdite per far controllare un impianto: una certa periodicità nei controlli è consigliata e dovrebbe esservi stata indicata al momento dell’installazione. Si potrebbe voler ristrutturare un impianto a gas anche se non ci sono problemi nello stesso, per altre motivazioni, ad esempio perché si ha aggiunto una nuova camera in un’abitazione e, quindi, si deve far cambiare percorso alla tubature.
Ancora, potrebbe esserci in corso una ristrutturazione generale dell’abitazione con annesso cambiamento di posizione degli strumenti che usano il gas, come la caldaia o i fornelli, e una conseguente necessità di ristrutturazione dell’impianto a gas. Frequente è anche la ristrutturazione di un impianto a gas dovuta all’aumento di potenza e quindi la necessità di un nuovo impianto che lo supporti.
La somma di tutte le apparecchiature collegate all’impianto non deve superare i 35 kW per far sì che sia progettato e installato dall’installatore. Tuttavia, in caso la soglia di potenza venga superata, si necessita di un nuovo impianto la cui progettazione dovrà essere effettuata da personale esperto e abilitato.

Costi relativi all’impianto del gas

Quanto costa sistemare o installare un impianto a gas? Dipende ovviamente molto dalla tipologia di lavoro che bisogna fare, dalle ore impiegate e dal professionista chiamato. Alcuni prezzi indicativi di lavori riguardanti l’impianto a gas sono: allaccio cucina all’impianto a gas, dai 400 ai 700 euro; allaccio caldaia all’impianto a gas, dai 200 ai 350 euro; la ristrutturazione completa dell’impianto a gas costa dai 2000 ai 5000 euro.

Pubblicato in Archivio Notizie

Scritto da

Giornalista di inchiesta, blogger e rivoluzionario

Potrebbe interessarti

Lascia un commento

Seguici su: