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A scuola di Alimentazione, Benessere e Cinematica

Concluso il progetto “A scuola di A.B.C. (Alimentazione, Benessere e Cinematica)”: cinque giornate fuori dalle aule all’insegna dell’educazione alimentare e del benessere psico-fisico per 70 studenti iscritti all’IPSEOA “San Francesco” (Scuola Capofila) e all’I.I.S. Pizzini-Pisani di Paola (Scuola partner).

Il progetto della Calabria

Si é concluso ieri il progetto denominato “A scuola di A.B.C. (Alimentazione, Benessere e Cinematica) finanziato nell’ambito del POR CALABRIA 2014/2020 –ASSE 12- OB.SP.10.1- AZ.10.1.1 – Istruzione FSE- AVVISO PUBBLICO “Fare scuola fuori dalle aule”, organizzato dall’IPSEOA “San Francesco” di Paola, in partnership con l’I.I.S. Pizzini-Pisani di Paola, e rivolto a 70 studenti delle classi I, II e III. Attività psico-fisica all’aperto, trekking montano, passeggiate salutari, visite a musei e aziende del settore agroalimentare, laboratori di cucina, giochi di gruppo, esplorazione del territorio, questi i principali elementi e momenti che hanno caratterizzato il Campo Scuola.

Collegare scuola, benessere e alimentazione

L’iniziativa, che si é svolta presso l’Hotel Lo Scoiattolo, sito in Villaggio Palumbo (Cotronei) nel cuore del Parco Nazionale della Sila crotonese, ha preso il via il 16 ottobre scorso e ha consentito una preziosa occasione di confronto e dialogo con docenti interni ed esperti di settore con lo specifico intento di collegare scuola e alimentazione, cinematica e benessere, didattica e gioco e di far scoprire e conoscere in modo nuovo agli studenti il concetto di educazione alla scienza della salute, inteso come processo educativo che ha lo scopo di favorire la qualità della vita.
Il progetto ha previsto due moduli formativi da 40 ore ciascuno (modulo 1: Educazione alimentare e sport quali antidoti all’obesità e al disagio sociale giovanile, modulo 2: Educazione psicomotoria ed avviamento allo sport), che hanno coinvolto complessivamente 70 alunni target, suddivisi in maniera equa tra le istituzioni scolastiche partner.

Tra la natura del Parco Nazionale della Sila

I moduli sono stati svolti parallelamente nell’arco di 5 giornate fuori dal contesto scolastico di riferimento, cosi come previsto dall’avviso pubblico di riferimento. Le attività didattiche e laboratoriali sono state prevalentemente svolte presso i locali e le strutture laboratoriali messe a disposizione dalla struttura ricettiva funzionalmente scelta e individuata nella zona di Villaggio Palumbo.
L’area interessata dalle attività tecnico-pratiche e ricreative, nonché da suggestivi itinerari escursionistici e di trekking sportivo, è quella che afferisce principalmente i siti naturalistici, ambientali e paesaggistici compresi nell’area del Parco Nazionale della Sila crotonese e contigua.

Un modo per ridurre l’abbandono e la dispersione scolastica

Il principale risultato ottenuto dall’iniziativa progettuale – ha dichiarato Elena Cupello, Dirigente Scolastico dell’IPSEOA “San Francesco” di Paola – oltre a prevenire, ridurre l’abbandono e la dispersione scolastica, generando, contestualmente, una maggiore conoscenza ed una reputazione positiva del territorio calabrese, è stato quello di permettere agli studenti che hanno partecipato all’iniziativa una conoscenza più approfondita di sé e dell’altro, che va al di là del lavoro curriculare e che punta l’attenzione sulla valorizzazione di ciascuno e sul rispetto reciproco, al fine di offrire spunti utili per l’affermazione dell’identità e l’aumento dell’autostima del singolo, da una parte, e per il miglioramento delle dinamiche interpersonali dall’altra. La metodologia che si è inteso adottare con gli alunni è, pertanto, una metodologia attiva che li ha visti protagonisti e non meri esecutori di quanto gli adulti propongono. Gli adolescenti, infatti, hanno il desiderio di conoscersi per ciò che sono e sanno fare, di essere riconosciuti per quello che valgono, di avere e di essere punti di riferimento. L’educazione tra pari ci sembra quindi un buon metodo per provare a personalizzare un modello di lavoro capace di valorizzare al massimo il protagonismo giovanile attraverso lo sviluppo di processi di empowerment individuale e di gruppo”.

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Scritto da

La Vera Cronaca, giornale online libero e indipendente

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