La scelta di una casa di riposo per un proprio caro è una decisione complessa e spesso dolorosa, che richiede una valutazione attenta di numerosi fattori.
Queste strutture, pensate per offrire assistenza a persone anziane non autosufficienti o parzialmente autosufficienti, dovrebbero garantire un ambiente sicuro, dignitoso e stimolante. Tuttavia, la realtà è variegata e comporta la necessità di confrontarsi con la qualità dell’assistenza offerta, i costi spesso elevati e una serie di criticità e rischi che è fondamentale conoscere.
In questo articolo parliamo di:
Qualità dell’assistenza, pilastro fondamentale
La qualità dell’assistenza è il criterio più importante nella scelta di una casa di riposo. Non si tratta solo di garantire le cure mediche e igieniche di base, ma di assicurare un benessere a tutto tondo all’ospite.
Una struttura di alta qualità si distingue per la presenza di personale qualificato e sufficiente (medici, infermieri, operatori socio-sanitari, fisioterapisti, psicologi), un rapporto numerico adeguato tra personale e ospiti, e la capacità di offrire cure personalizzate che tengano conto delle specifiche esigenze sanitarie, cognitive ed emotive di ogni anziano.
Un’assistenza eccellente include anche l’organizzazione di attività ricreative e sociali che stimolino la mente e il corpo, prevenendo l’isolamento e favorendo l’interazione. Aspetti come la qualità del cibo, la pulizia degli ambienti, la sicurezza della struttura e la disponibilità di spazi verdi o comuni confortevoli contribuiscono in modo significativo al benessere degli ospiti. La trasparenza e la comunicazione costante con i familiari sono altri indicatori di un servizio di qualità, essenziali per costruire un rapporto di fiducia.
Il trattamento degli anziani, dignità e personalizzazione
Il trattamento riservato agli anziani all’interno di una casa di riposo è l’aspetto che più di ogni altro riflette l’etica e la professionalità della struttura. Ogni ospite, indipendentemente dal suo grado di autonomia o dalle sue condizioni cognitive, ha diritto a essere trattato con dignità, rispetto e empatia. Questo implica non solo la soddisfazione dei bisogni primari – alimentazione adeguata e personalizzata, igiene personale scrupolosa, somministrazione puntuale dei farmaci – ma anche e soprattutto la cura della persona nella sua interezza.
Un trattamento di qualità si traduce in un ascolto attivo delle esigenze e dei desideri dell’anziano, nella promozione dell’autonomia residua attraverso attività mirate e nell’offerta di stimoli che mantengano viva la mente e lo spirito. Il personale dovrebbe essere formato non solo sulle competenze tecniche, ma anche sulle competenze relazionali, dimostrando pazienza, affetto e la capacità di instaurare un legame significativo. La promozione di un ambiente che favorisca le relazioni sociali tra gli ospiti e con i familiari è altrettanto cruciale. Purtroppo, in alcune strutture, la mancanza di personale o una formazione inadeguata possono portare a un trattamento più meccanico, dove l’anziano viene “gestito” anziché “assistito“, con un impatto negativo sul suo benessere psicologico e sulla sua qualità di vita.
I costi: un onere spesso consistente
I costi delle case di riposo rappresentano una delle maggiori preoccupazioni per le famiglie. Le rette mensili variano notevolmente in base alla tipologia di struttura (pubblica, privata convenzionata, privata), alla Regione, ai servizi inclusi e al grado di autosufficienza dell’ospite. In linea generale, le rette possono oscillare da un minimo di 1.500-2.000 euro per strutture con servizi essenziali fino a superare i 4.000-5.000 euro per quelle di lusso o con assistenza altamente specializzata.
Spesso, i costi includono l’alloggio, i pasti, l’assistenza infermieristica di base, le attività ricreative e alcuni servizi alberghieri. Tuttavia, spese aggiuntive come farmaci non convenzionati, visite specialistiche esterne, pannoloni specifici, parrucchiere o fisioterapia intensiva possono gravare ulteriormente sul budget familiare. In quest’ottica è fondamentale richiedere un dettaglio completo di tutte le voci di costo prima di firmare qualsiasi contratto, per evitare spiacevoli sorprese e comprendere esattamente cosa è incluso e cosa no. Le strutture pubbliche o convenzionate possono prevedere una partecipazione economica della famiglia proporzionale all’ISEE, ma l’attesa per un posto può essere molto lunga.
Criticità e rischi. Quali aspetti monitorare?
Nonostante l’impegno di molte strutture, il settore delle case di riposo non è esente da criticità e rischi che le famiglie devono considerare attentamente. Una delle principali preoccupazioni è la carenza di personale, che può portare a un sovraccarico di lavoro per gli operatori e, di conseguenza, a una riduzione della qualità dell’assistenza individuale, tempi di risposta più lunghi alle necessità degli ospiti e una minore attenzione alle loro esigenze emotive.
Altri rischi includono la possibilità di maltrattamenti o negligenze, sebbene siano casi isolati, ma negli ultimi anni sempre più frequenti, sono eventi gravissimi che richiedono una sorveglianza costante da parte dei familiari e la segnalazione immediata alle autorità.
Il rischio di isolamento sociale e di depressione è presente se le attività proposte sono insufficienti o non adeguate alle capacità degli anziani. La perdita dell’autonomia residua può accelerarsi in ambienti poco stimolanti o che non incoraggiano la partecipazione attiva dell’ospite. Inoltre, la mancanza di trasparenza sulle procedure interne, sulla gestione delle emergenze o sulla formazione del personale può generare sfiducia.
Per questo, è sempre consigliabile effettuare visite inaspettate, parlare con altri residenti e i loro familiari, e chiedere referenze. La verifica delle certificazioni e delle autorizzazioni sanitarie della struttura è un passo preliminare irrinunciabile per assicurarsi che operi legalmente e rispetti gli standard minimi.