La figura della Guardia Forestale, pur avendo subito importanti riorganizzazioni istituzionali negli ultimi anni in Italia, rappresenta storicamente e funzionalmente uno dei pilastri fondamentali nella tutela del patrimonio ambientale, agroalimentare e paesaggistico nazionale.
Il professionista, o meglio, l’operatore delle attuali forze di polizia a vocazione ambientale, non è un semplice “custode del bosco“, ma un agente di polizia specializzata con compiti di prevenzione, vigilanza, repressione dei reati e soccorso, che opera in contesti estremamente vari, dalla montagna alla costa, dai parchi nazionali ai mercati agroalimentari.
La sua missione primaria è la difesa del delicato equilibrio tra l’uomo e la natura, garantendo l’applicazione delle normative ambientali e forestali.
In questo articolo parliamo di:
Dal CFS ai Carabinieri Forestali
Per comprendere pienamente chi è una Guardia Forestale oggi, è necessario fare riferimento alla riorganizzazione avvenuta in Italia con la riforma della Pubblica Amministrazione del 2016.
Storicamente, il ruolo era ricoperto dal personale del Corpo Forestale dello Stato (CFS), un’istituzione civile con competenze esclusive in materia forestale, ambientale e agroalimentare. A seguito della riforma, il CFS è stato assorbito all’interno dell’Arma dei Carabinieri, con la creazione del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri (CUFA).
La riforma ha trasformato il personale da civile a militare, mantenendo però inalterata la specializzazione e la missione originaria. Gli attuali Carabinieri Forestali operano con le qualifiche di Agenti e Ufficiali di Polizia Giudiziaria e di Agenti di Pubblica Sicurezza. La loro competenza si estende a tutto il territorio nazionale, focalizzandosi in particolare sulle aree rurali, montane e protette. La conoscenza approfondita del diritto ambientale e dei sistemi ecologici è il tratto distintivo che li differenzia dalle altre forze di polizia.
I compiti funzionali: vigilanza e prevenzione
Le responsabilità operative della Guardia Forestale (come detto, oggi Carabinieri Forestali) sono estremamente ampie e possono essere raggruppate in diverse aree per la sicurezza ecologica del Paese.
Tutela del territorio e antincendio boschivo (AIB)
Una delle funzioni più note è la prevenzione e la lotta contro gli incendi boschivi. Il personale forestale svolge attività di sorveglianza e pattugliamento, soprattutto nei periodi di maggiore rischio. In caso di incendio, coordinano le operazioni di spegnimento a terra e collaborano con i mezzi aerei, svolgendo contemporaneamente indagini per risalire alle cause e individuare eventuali responsabili.
Oltre agli incendi, vigilano sull’abusivismo edilizio nelle aree vincolate, sul dissesto idrogeologico, monitorando frane e smottamenti, e sulla corretta gestione del demanio forestale.
Protezione della biodiversità e parchi
La Guardia Forestale svolge un ruolo insostituibile nella conservazione della flora e della fauna selvatica. Sono i custodi dei Parchi Nazionali e Regionali, dove applicano i regolamenti interni e proteggono le specie a rischio.
Si occupano del controllo delle attività di caccia e pesca, contrastando il bracconaggio, un fenomeno criminale che minaccia la biodiversità. Inoltre, gestiscono i centri di recupero per la fauna selvatica ferita o in difficoltà, contribuendo attivamente alla tutela delle specie protette come l’orso bruno, il lupo e il gipeto.
Repressione dei reati ambientali e agroalimentari
Oltre alla prevenzione, il personale forestale è specializzato nella repressione delle attività criminali che danneggiano l’ambiente, svolgendo indagini complesse e mirate.
Contrasto al crimine ambientale
Questo ambito include la lotta contro le diverse forme di inquinamento, dalla gestione illecita dei rifiuti (le cosiddette “ecomafie“) al controllo degli scarichi industriali e agricoli non autorizzati.
La Guardia Forestale indaga sul traffico illegale di specie protette (convenzione CITES) e sull’abbattimento abusivo di alberi in zone soggette a vincolo paesaggistico. La loro competenza tecnica, spesso supportata da laboratori specializzati, è fondamentale per raccogliere prove in contesti scientifici complessi, come l’analisi del suolo, dell’acqua e dell’aria.
Tutela agroalimentare e fitosanitaria
Un’altra area di competenza vitale per l’economia e la salute pubblica è il settore agroalimentare. Il personale forestale vigila sulla qualità dei prodotti alimentari, contrastando le sofisticazioni, le frodi e l’uso improprio di fitofarmaci e sostanze chimiche nelle colture.
Proteggono le denominazioni di origine (DOP, IGP) e le filiere produttive, garantendo che i consumatori ricevano prodotti sicuri e tracciabili. Una funzione essenziale per la salvaguardia del Made in Italy agroalimentare.
Reclutamento e formazione
Per diventare Guardia Forestale è necessario superare un concorso pubblico indetto dall’Arma dei Carabinieri, riservato ai cittadini italiani in possesso di specifici requisiti fisici e morali.
I vincitori del concorso vengono avviati a un periodo di addestramento militare di base, seguito da una formazione altamente specializzata nelle discipline forestali, ambientali, giuridiche e tecniche.
Gli studi includono materie come la selvicoltura, la zoologia, l’idraulica forestale, il diritto penale ambientale e le tecniche investigative in materia di reati ecologici. Attraverso la duplice preparazione, militare e tecnica, il personale forestale si configura come una figura unica e indispensabile per la protezione del patrimonio naturale italiano.