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Trattamenti estetici, meglio quelli soft?

Un settore che è in grande crescita e che negli ultimi anni è stato in grado di generare un giro di affari notevole. Gli italiani anche in tempo di crisi non sembrano rinunciare alla cura del proprio aspetto fisico, quindi alla bellezza. Ecco perchè crescono i dati sui trattamenti di natura estetica.
Un mondo realmente ampio che comprende al proprio interno tantissime varianti e declinazioni di questo concetto. Si parla di sfumature che vanno da approcci soft ad altri molto più invasivi, su tutti i noti interventi di chirurgia estetica.
Ma, nel concreto, esiste un qualcosa che sia preferibile? Quale strada conviene seguire? Una risposta univoca è complicato fornirla, certo è che esistono parametri dai quali partire per valutare al meglio la questione.

I trattamenti estetici non invasivi

Se il mercato si è ampliato così tanto buona parte del merito è anche della comparsa di trattamenti non invasivi. Si fa riferimento ad interventi che possono garantire risultati di tutto rispetto pur senza dover fare ricorso al bisturi.
Un esempio su tutti? Il trucco permanente. Si parla della più grande rivoluzione in ambito estetico negli ultimi anni, un approccio che ha cambiato a vita di migliaia di donne e che può portare risultati duraturi pur senza essere un trattamento di chirurgia estetica.
La maggiore applicazione di questo intervento si ha per quanto riguarda le sopracciglia: si interviene inserendo un pigmento di colore sotto la pelle senza entrare troppo in profondità, così da generare un tatuaggio estetico che tende a scomparire dopo qualche mese. Un approccio cosiddetto soft che non è invasivo per il paziente a fronte di risultati comunque concreti e duraturi.

Rischi della chirurgia estetica

Ciò va in totale controtendenza con quanto eravamo abituati a riscontare nei decenni passati, quando per migliorare il proprio aspetto estetico ci si doveva sottoporre a trattamenti molto più invasivi che prevedessero il ricorso al bisturi. Con tutti i rischi del caso.
Proprio in queste ore i chirurghi estetici hanno fatto circolare un appello contro l’uso del silicone liquido, ritenuto pericoloso ma spesso usato in ambito estetico in quanto potenzialmente in grado di generare tumori.
Un rischio da non sottovalutare che si accompagna al fatto che un trattamento di chirurgia estetica è più complesso da rimuovere: al riguardo analizzando i dati cresce il numero di donne cosiddette ‘pentite’ della chirurgia estetica: circa il 20% di chi ha fatto ricorso al silicone o ad altre sostanze permanenti in campo estetico dichiara di avere avuto problemi, mentre il 10% sceglier di tornare indietro.
Ecco perchè sul mercato stanno spopolando trattamenti più soft e meno invasivi, come nel caso del trucco permanente o comunque di interventi che non prevedano il ricorso al bisturi.

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Giornalista scomodo - "L'unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede..."

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