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Poliziotto ferito a Napoli: catena umana e sostegno della FAI

Dopo due giorni di fuga Raffaele Rende è stato arrestato. “Lelluccio o’criminale” è fuggito con la moglie e pochi soldi dopo aver sparato giovedì sera al poliziotto Nicola Barbato, ricoverato all’ospedale Loreto Mare in condizioni gravissime.
Gli uomini della squadra Mobile lo hanno trovato in un appartamento dello zio a San Giovanni a Teduccio, zona orientale di Napoli. Disarmato non ha opposto resistenza.
La squadra Mobile, coordinata da Fausto Lamparelli, mette a segno quindi un’altra vittoria e il ministro dell’Interno Angelino Alfano, seppur soddisfatto per la cattura, ha convocato per martedì prossimo il Comitato Nazionale per la Sicurezza e l’ordine Pubblico.
Nel frattempo il Capo dello Stato Sergio Mattarella, in visita istituzionale a Napoli, venerdì pomeriggio si è recato insieme al Questore Guido Marino e al Prefetto Gerarda Pantaleone, all’ospedale Loreto Mare dove è ricoverato il poliziotto, per stare al fianco alla moglie e sincerarsi con i medici delle sue condizioni.

 

La sparatoria di Fuorigrotta:

Erano le 20 di giovedì 24 settembre. Nicola Barbato, sovrintendente in servizio antiestorsione della squadra Mobile di Napoli, era con un suo collega per pattugliare la zona di Fuorigrotta. Per tutto il pomeriggio i due agenti in borghese hanno sorvegliato un negozio di giocattoli dopo la denuncia del proprietario taglieggiato – che aveva fatto arrestare tre persone- in via Leopardi a Fuorigrotta, a pochi passi dalla Cumana.rapina
Era ormai orario di chiusura e a breve gli agenti sarebbero andati via. Ed è proprio lì, che il 27enne si introduce nell’auto civetta e minaccia i poliziotti in borghese, scambiandoli per proprietari dell’attività. Senza indugio spara due colpi che feriscono in modo grave Nicola Barbato.

 

L’arresto di Raffaele Rende:

Dopo l’agguato il ragazzo è scappato a bordo di una matiz grigia. Ma la sua latitanza è durata poco più di 48 ore. Raffaele Rende, 27enne originario di Quarto Flegreo, circa dieci anni fa si trasferì con la famiglia a Fuorigrotta.
Fu proprio in quell’occasione che cominciò a frequentare, come spesso succede in queste zone periferiche, persone non molto raccomandabili che lo hanno introdotto nella strada dello spaccio di stupefacenti e ricettazione.

Il corteo Antiracket:

Tra gli uomini che hanno contribuito alla cattura c’è il collega del poliziotto ferito a morte, miracolosamente scampato alla sparatoria. Ma molto hanno contribuito le varie foto e segnalazioni condivise dai poliziotti su facebook per cercare di arrivare il più possibile alla cattura.
È scattata una vera e propria caccia all’uomo, con battute di ricerche a Napoli e anche fuori la Campania. Proprio la Federazione Antiracket Italiana si è voluta stringere attorno al poliziotto e in generale alle forze dell’ordine, organizzando sabato mattina un sit-in fuori alla Questura a Napoli in via Medina.
Al corteo hanno preso parte circa 150 commercianti che hanno chiuso le loro attività per sostenere l’iniziativa, con il presidente della Fai Gaetano Grasso, che da anni si batte contro la lotta al racket, non solo in Campania.

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Scritto da

Calabrese, testarda e con la passione per il giornalismo.

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