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Musei: dal 1 luglio niente più ingresso gratis per gli over 65

A partire dal 1 luglio cambierà il regolamento in materia di accesso ai musei italiani: gli over 65 pagheranno infatti il biglietto mentre l’ingresso gratuito sarà previsto esclusivamente per gli under 18 e per alcune categorie specifiche di lavoratori, quale ad esempio gli insegnanti.
Eliminata dunque la gratuità di ingresso nei musei statali del paese per gli over 65: questo l’aspetto del decreto legge firmato dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che, come facilmente intuibile, ha suscitato le maggiori polemiche. Se da un lato si vanno a prevedere aperture per alcune categorie, come quella dei minorenni o per i giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni, per i quali saranno previste agevolazioni particolari, dall’altra parte si va a togliere un’agevolazione alla fascia più anziana della popolazione.
La motivazione ufficiale di questa decisione è stata indicata nel fatto che è necessario evitare che “facoltosi turisti stranieri over 65 non paghino il biglietto” usufruendo di questa agevolazione prevista ad oggi dalla normativa: queste le parole del ministro. Che tuttavia non hanno del tutto convinto.
D’altra parte un conto è andare a colpire i turisti, over 65 e facoltosi, evitando che questi usufruiscano gratuitamente dell’accesso ai musei; altro discorso è andare a includere nel provvedimento anche i pensionati italiani residenti sul territorio. Che dovranno pagare il biglietto.
In sostanza, un provvedimento controverso che lo stesso ministro Franceschini ha spiegato con la necessità di doversi adeguare agli standard Ue affermando che “L’analisi dei dati sugli ingressi nei nostri musei, dove ogni anno più di un terzo dei visitatori non paga il biglietto, impone una svolta europea”.

 

 

Le altre novità: under 18 free e orario prolungato

Questa sorta di rivoluzione delle tariffe per accedere ai musei statali è finalizzata a rendere maggiormente equa la gratuità dell’accesso non legandola esclusivamente alle fasce di età, ma anche ad altri parametri: prevista ad esempio la nascita della ‘domenica del museo’, ovvero un provvedimento in base al quale ogni prima domenica del mese tutti i musei pubblici potranno essere visitati gratuitamente, senza pagare il biglietto.
Gli unici parametri legati all’età che restano attivi sono due: 

  • Ingresso gratuito per i ragazzi fino ai 18 anni

  • Riduzione sul prezzo del biglietto per i ragazzi dai 18 ai 25 anni

Le altre novità previste dal decreto sono relative all’orario di apertura dei musei: tutti i venerdì la chiusura dei principali musei del territorio, compresi Colosseo, Pompei e Galleria degli Uffizi, sarà protratta di due ore. Quindi si chiuderà alle 22 e non più alle 20. Oltre a questo, saranno previste due edizioni all’anno della ‘notte dei musei’ durante la quale il costo del biglietto per accedere sarà di solo 1 euro.
Queste le novità introdotte dal decreto legge in materia di Beni Culturali. L’aspetto più controverso, quello relativo alla sospensione della gratuità per gli over 65, ha scatenato una serie di lamentele, non ultima quella dell’Anal (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato), che ha visto nel provvedimento una inversione del sistema culturale del nostro Paese che va a penalizzare gli anziani. E quindi una delle fasce più deboli della popolazione.

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Scrittore, giornalista, ricercatore di verità - "Certe verità sono più pronti a dirle i matti che i savi..."

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