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L’ estate che non c’è: danni economici del maltempo

Estate e maltempo

Un’estate pazza quella che stiamo vivendo; o forse sarebbe il caso di dire, parafrasando un adagio popolare, che non c’è più l’estate. Il maltempo sembra non volerne sapere di abbandonare il nostro paese e i danni che produce sono consistenti.
A lanciare l’allarme in termini economici ci ha pensato la Coldiretti, principale Organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo, che ha sottolineato come il maltempo insistente stia producendo danni tanto alle attività turistiche quanto a quelle agricole; danni che ad oggi sempre secondo la Coldiretti sarebbero già quantificabili in 1 miliardo di euro e che rischiano di crescere ancora.
Colpa del maltempo, dicevamo, che non accenna a lasciare la nostra penisola e che sta letteralmente mettendo da parte l’estate andando a sconvolgere le abitudini alimentari stagionali degli italiani. “Temporali, pioggia e grandine hanno distrutto le campagne e cambiato le abitudini alimentari con un minor consumo di prodotti stagionali, dai gelati alla frutta che registrano quotazioni quasi dimezzate del tutto insostenibili per i produttori agricoli”.
Questo il commento della Coldiretti che spiega perché il cattivo tempo stia producendo danni non solo al settore turistico ma a quello alimentare.

 

Maltempo: danni a settore turistico e alimentare

L’estate capovolta sta quindi producendo più danni del previsto e su terreni disparati. È ormai impossibile parlare di abitudini stagionali con conseguenze che non tardano a palesarsi.
C’è ad esempio stato un preoccupante calo del consumo di frutta estiva, fattore che potrebbe avere ripercussioni disastrose su alcuni prodotti; secondo Coldiretti, un quinto dei pescheti italiani rischia di scomparire sotto i colpi del maltempo. E la situazione non accenna a migliorare anche perché per i prossimi giorni sono in previsione altre perturbazioni e il maltempo potrebbe proseguire per buona parte dell’estate.
Questa prima parte di estate ha visto un incremento del 35% di pioggia caduta con riferimento al mese di giugno; in alcune zone soprattutto del centro sud la percentuale è stata di +200%. La prima metà di luglio non si è rivelata molto più positiva e le previsione meteo per il prosieguo dell’estate non lasciano ben sperare.
Mettendo insieme questi dati il risultato è che, ad oggi, non più di 6 milioni di italiani sono partiti per le vacanze per concedersi almeno 1 giorno di ferie. Il tempo incerto ha quindi ritardato le partenze andando a influire in modo negativo sugli introiti delle attività turistiche delle principali località italiane con effetti negativi per l’occupazione.
Certo manca ancora agosto, mese da sempre preferito dagli italiani per le partenze estive. Ma le previsioni (anche quelle meteo) non sono ad oggi ottimali.

 

Le pesche in Riviera romagnola

Danni al settore occupazionale del turismo oltre che a quello alimentare dei prodotti stagionali. Il maltempo fin qui registrato ha prodotto un duplice effetto. Secondo le stime della Coldiretti sono a rischio circa 10milioni di giornate di lavoro nella raccolta dell’ortofrutta estiva oltre che nel settore professionale delle attività turistiche delle principali strutture vacanziere italiane.
Per contrastare questa folle estate e gli effetti deleteri di cui sopra a Riccione proprio la Coldiretti ha messo in atto un’iniziativa particolare; agricoltori e operatori del turismo hanno provveduto a distribuire sulle spiagge quintali di pesche proprio per combattere la spirale negativa creata dal maltempo che sta uccidendo i consumi di frutta stagionale e affossando le attività turistiche.
L’iniziativa ha anche un risvolto in termini di salute dato che il crollo de i consumi di frutta e verdura stagionali dovuto al maltempo, oltre alle imprese va ad influire sulla salute dei consumatori. Che rischiano di assumere una quantità al di sotto di quella raccomandata dai medici.

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Scritto da

Giornalista di inchiesta, blogger e rivoluzionario

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