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Bollette luce: novità 2015. Tra risparmi e mercato libero

Prezzo bolletta luce

La bolletta elettrica, un vero e proprio incubo degli italiani sotto molti punti di vista; come quello di riuscire a leggere correttamente le bollette della luce, impresa non sempre facile.
Ma la prima causa di malessere per gli italiani in riferimento alle bollette è senza dubbio quella economica. In Italia infatti si continuano a pagare, come noto, bollette energetiche eccessivamente care. Nelle scorse ore il ministero dello Sviluppo Economico ha lanciato un sasso nello stagno che ha generato un pizzico di fiducia nei consumatori: nel 2015, questo il senso di quanto dichiarato, si risparmierà qualcosa sulle bollette energetiche.
Merito di questo risparmio sarà dovuto al cosiddetto ‘taglia bollette’ contenuto nel decreto competitività; un provvedimento sul quale si è dibattuto a lungo anche in virtù di una trattativa piuttosto serrata tra governo e produttori di energia. Un lungo braccio di ferro che alla fine ha prodotto meno di quello che si sperava (e di quello che era stato annunciato dallo stesso governo); ma in certi casi, come si dice, quello che arriva è meglio di niente.
I tagli andranno a regime a partire dall’anno in corso 2015 e si prevede un risparmio complessivo, ripartito tra imprese e famiglie, di circa 2,7 miliardi di euro sulla bolletta energetica. Sempre dalle stime rilasciate dal ministero dello Sviluppo Economico, la parte maggiore dei risparmi sarà per le piccole e medie imprese (1,7 miliardi); mentre la parte restante, ovvero 1 miliardo, riguarderà le famiglie.

 

Quanto si risparmierà sulla bolletta energetica:

Un effetto, quello della diminuzione della bolletta energetica, che deriverà da un insieme di fattori; oltre al già citato ‘taglia bollette‘ incideranno altri provvedimenti: come quello relativo al pacchetto di misure in favore delle Pmi; quello relativo alle misure su componenti regolate della bolletta; gli interventi tesi a garantire maggiore concorrenza sul mercato elettrico.
L’ ultimo fattore (non certo ultimo per importanza) che inciderà sul calo delle bollette elettriche, il crollo dei prezzi dei combustibili impiegati per la produzione elettrica a livello internazionale e i minori costi per il dispacciamento. A quanto ammonterà questo risparmio?
Dalla stima presentata dall’ Autorità per l’Energia elettrica e il gas, una famiglia tipo risparmierà circa il 3% nel primo trimestre del 2015. Più consistente sarà il risparmio per le Pmi; si parla di una cifra tra l’8 e il 10 % su base annua.

 

Mercato libero e mercato a maggior tutele:

Per i consumatori italiani quindi si tratterebbe di una notizia buona; non si parla di risparmi di chissà quale entità ma di questi tempi tutto fa brodo. Sempre in attesa di una più marcata regolamentazione del mercato libero caratterizzata da una maggior concorrenza e consapevolezza per i consumatori.
La questione del mercato libero dell’energia risale al 2007 quando si vollero liberalizzare l’energia elettrica ed il gas per favorire i consumatori. SecondoBolletta-luce quel provvedimento, è possibile scegliere se aderire al mercato libero o restare in quello fino ad allora in uso, noto come mercato a maggior tutela.
Orientandosi verso il libero mercato si ha naturalmente la possibilità di scegliere tra le offerte disponibili sul mercato stesso. Un meccanismo che non ha funzionato in modo impeccabile e che anzi ha evidenziato come, spesso e volentieri, non vi sia convenienza dal libero mercato dell’energia rispetto al vecchio regime.
Secondo le stime di alcune associazioni di consumatori infatti, la maggior parte di chi è passato al libero mercato ha finito per pagare di più l’energia; il tutto nel quadro di un momento storico in cui si sta addirittura pensando di abolire il regime a maggior tutela lasciando solo il mercato libero.
Proposta contenuta nell’ambito del disegno di legge annuale sulla concorrenza e contro la quale sono insorte molte associazioni di consumatori asserendo che fino a quando il mercato libero non sarà regolamentato in maniera limpida, chiara per l’utente con offerte realmente competitive e vantaggiose per i consumatori, sarebbe meglio mantenere in vita il mercato a maggior tutela.
Il tutto nel’ottica della difesa dei diritti, e delle tasche, dei cittadini consumatori. Che poi dovrebbe essere il primo obiettivo da perseguire.

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Scrittore, giornalista, ricercatore di verità - "Certe verità sono più pronti a dirle i matti che i savi..."

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