Seguici su:

Politica

Letto 3788 Volte
Condividi

Quei Referendum contro la casta non pubblicizzati

In queste ore in alcuni Comuni si stanno raccogliendo firme per referendum piuttosto interessanti oltre che rilevanti: la notizia non trova molto risalto sulla gran parte degli organi di informazione, ma è di fondamentale importanza parlarne. Andiamo a vederne alcuni:
In molto Comuni italiani sono state depositate (di solito presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico) le raccolta di firme relativa al Referendum per l’abrogazione parziale della legge 31 ottobre 1965, n.1261 sulla determinazione delle indennità spettanti ai membri del Parlamento.
La legge va a regolamentare quindi una materia piuttosto dibattuta in tempi di antipolitica e lotta alla casta: quella dell’ indennità spettante ai membri del Parlamento.
Ricordiamo che è necessario raggiungere le 500.000 firme. Se fosse adeguatamente pubblicizzato, e visti i tempi, non dovrebbe essere così difficile. Per informazione e per recarsi a firmare, consigliamo di visitare il sito del comune di appartenenza o di contattare il relativo Urp (Ufficio Relazioni con il Pubblico).

Referendum sulle indennità dei parlamentari:

Questi i primi 2 articoli della suddetta legge argomento della proposta di Referendum, legge che può essere visionata integralmente presso il sito del Senato:

  • Articolo 1: L’indennità spettante ai membri del Parlamento a norma dell’art. 69 della Costituzione per garantire il libero svolgimento del mandato è regolata dalla presente legge ed è costituita da quote mensili comprensive anche del rimborso di spese di segreteria e di rappresentanza. Gli Uffici di Presidenza delle due Camere determinano l’ammontare di dette quote in misura tale che non superino il dodicesimo del trattamento complessivo massimo annuo lordo dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di cassazione ed equiparate.
  • Articolo 2: Ai membri del Parlamento è corrisposta inoltre una diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma. Gli Uffici di Presidenza delle due Camere ne determinano l’ammontare sulla base di 15 giorni di presenza per ogni mese ed in misura non superiore all’indennità di missione giornaliera prevista per i magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di cassazione ed equiparate; possono altresì stabilire le modalità per le ritenute da effettuarsi per ogni assenza dalle sedute dell’Assemblea e delle Commissioni.

Vitalizi di consiglieri e assessori regionali:

Altro referendum molto interessante riguarda sempre un privilegio della casta politica, ma questa volta su base territoriale: si tratta della “Proposta di Referendum abrogativo popolare ai sensi dell’ art.61 del Nuovo Statuto della Regione Lazio L.R. 11/11/2004 n.1 delle norme istitutive del vitalizio per i consiglieri e gli assessori regionali”
L’ art. 61 cui si fa riferimento ed in base al quale è possibile votare, è quello che regolamenta il Referendum abrogativo nel Lazio (Il referendum per l’abrogazione totale o parziale di una legge regionale, di un regolamento regionale e di un atto amministrativo generale è indetto dal Presidente della Regione quando lo richiedano:

  1. cinquantamila elettori;
  2. due consigli provinciali con deliberazione adottata a maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascun consiglio;
  3. dieci consigli comunali che abbiano iscritti nelle liste elettorali non meno di cinquantamila elettori, nel loro complesso, con deliberazione adottata a maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascun consiglio)

Quei referendum che nessuno vuole pubblicizzare:

La materia sulla quale è richiesto di esprimere il proprio parere è quella riguardante le norme istitutive del vitalizio per consiglieri ed assessori: un provvedimento piuttosto dibattuto quello della Regione Lazio, in riferimento al noto provvedimento notturno del consiglio regionale che aveva stabilito di estendere i vitalizi anche per i 14 assessori esterni fino al 2015 e prevede l’abrogazione del vitalizio per i consiglieri regionali solo a partire dalla prossima legislatura. Argomento che avevamo già affrontato parlando delle Regioni e dei relativi privilegi (Tagli agli sprechi e la casta delle Regioni ).
Si può votare nel mese di Luglio ed in quello di Agosto presso l’ Urp (Ufficio Relazioni con il Pubblico, il cui elenco è consultabile da questo sito) del Comune di Roma nei seguenti orari:

  • Mese di Luglio: martedì: 8,30 – 12,00, mercoledì: 8,30 – 12,00, giovedì: 8,30 – 12,00 e 14,00 – 16,00.
  • Mese di Agosto: martedì: 8,30 – 12,00, giovedì: 8,30 – 12,00 e 14,00 – 16,00

Per avere altre informazioni su come firmare per questa proposta di referendum, visitate il sito del comune di Roma a questo indirizzo. E, naturalmente, il consiglio per chi volesse firmare è quello di darsi da fare autonomamente senza aspettare input da grandi organi di informazione: la maggior parte di questi infatti, tende a non parlarne e di conseguenza questi referendum non vengono minimamente pubblicizzati. Chissà come mai.

Pubblicato in Politica

Scritto da

Blogger, esperto di web e web marketing

Potrebbe interessarti

Lascia un commento

Seguici su: