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Arriva la Tassa sul condizionatore: facciamo chiarezza

Una legge emanata dal governo Renzi con la finalità di adeguare la norma italiana ad una direttiva europea in materia di tutela dell’ecosistema limitando l’immissione di anidride carbonica nell’atmosfera.
È l’essenza di quella che in perfetta sintesi giornalistica è stata ribattezzata tassa sui condizionatori suscitando tutte le reazioni del caso. Ci mancava solo questa, verrebbe da dire. Dopo tutte le tasse, anche particolari e assolutamente stravaganti che già ci attanagliano. Un’ altra stangata per i consumatori che dovrebbe costare, secondo le prime stime di associazioni di consumatori, sui 200 euro a famiglia.
Cifra che può anche salire nel caso di possesso di più apparecchi condizionatori. Il provvedimento era stato approvato già a fine luglio e nelle ultime ore, dato il clamore mediatico suscitato, il Governo si è affrettato a fornire spiegazioni.

La direttiva UE sui condizionatori:

Si è arrivati a tassare anche l’aria. Così affermano le associazioni Federconsumatori e Adusbef in una nota congiunta. Un tempo era una battuta ma ora è diventata realtà.
Il tutto nasce, come detto, da quella normativa dell’Unione Europea che obbliga i proprietari a dotarsi di un apposito libretto di impianto oltre che a garantire controlli periodici, ogni 4 anni, dei condizionatori.
Una nota del Ministero dello Sviluppo Economico ha precisato come la tassa sarà rivolta esclusivamente a impianti grandi, ovvero ai condizionatori superiori ai 12 Kw. Si parla quindi di impianti di dimensioni molto grosse che difficilmente si possono trovare in un appartamento. Un’ esigenza legata all’efficientamento energetico che nasce dall’equiparazione dei climatizzatori agli impianti di riscaldamento datata 2014.

Comune di Roma primo a mettere la tassa

Il Comune di Roma è stato il primo a mettere in pratica la tassazione sull’aria condizionata: un articolo comparso sul quotidiano Libero lo scorso giugno aveva evidenziato la vicenda mettendo in risalto come stessero nascendo società ad hoc per il censimento degli impianti di condizionamento.
Qualcuno, d’altra parte, dovrà pur controllare se la normativa viene applicata correttamente e se gli utenti si adeguano. E lì, sul controllo, potrebbe nascere un business.

Pubblicato in Archivio Notizie

Scritto da

Giornalista indipendente, web writer, fondatore e direttore del giornale online La Vera Cronaca e del progetto Professione Scrittura

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