Seguici su:

Sociale

Letto 4311 Volte
Condividi

Crisi e povertà: quando a rubare è il nonno

E’ in notevole aumento il numero dei pensionati che rubano nei supermercati italiani. Portano via, in modo chiaramente illegale, soprattutto beni di prima necessità.
Certamente perchè quei pochi soldi che percepiscono dallo Stato all’inizio di ogni mese bastano appena a provvedere ai pagamenti delle bollette di luce, gas, acqua, spese condominiali, medicine e quant’altro non può essere reso secondario nei vari impegni di spesa esistenziale.
Negli ultimi tempi, secondo gli uffici di statistica che seguono tale fenomeno, i furti nei supermercati hanno registrato un incremento superiore al 40%. Sono dei nonni, in genere, che non possono permettersi di acquistare prodotti come il prosciutto, la carne, l’olio, il parmigiano.
Le telecamere nascoste dei supermercati li sorprendono spesso in atteggiamenti di timido studio della situazione tra i banchi, tra le mille ingenue precauzioni che mettono in atto per non farsi sorprendere, con i lineamenti del viso tirati che spiegano bene la lotta interiore da cui sono pervasi nel decidere di far prevalere un’azione di necessità contro ogni richiamo della coscienza sociale di cui sono evidentemente dotati.

 

Gli anziani che rubano nei supermercati:

Ogni tanto il dramma: vengono sorpresi in flagrante ed accompagnati negli appositi uffici inquisitori per dar conto delle proprie malefatte. Altri nonni cercano di bluffare sul peso alzando leggermente i prodotti imbustati dalle bilance; altri cambiano gli scontrini dei vari prodotti; altri ancora aggiungono nelle loro buste, per esempio, altra frutta, dopo l’emissione dello scontrino, ecc. 
Qualche tempo fa i giornali hanno riportato la notizia (e sono state tante di simili negli ultimi tempi) che due casalinghe di Marghera erano state arrestate in flagranza per un furto del valore di 165 euro in un supermercato del comune di Dolo.
Erano state portate in carcere in attesa di un processo per direttissima capace di riaffermare le ragioni della giustizia. Dovranno pagare la “giusta”  pena per l’atto illegale commesso per via della situazione familiare alle loro spalle davvero pesante, fatta di disoccupazione e conseguenti problemi reali di sostentamento. Dovranno pagare perchè avrebbero potuto benissimo fare come tanti altri che provvedono alle loro necessità alimentari rovistando, nei mercati rionali, soprattutto nell’orario di chiusura, tra i vari cassonetti della spazzatura colmi di prodotti avariati e non più adatti alla commercializzazione, avendo perso la necessaria attrattiva per l’occhio dei compratori.
Con la crisi in atto, che non accenna minimamente a diminuire, prepariamoci ad allargare le galere nazionali per far posto al nuovo esercito di pensionati e casalinghe che avanza.

Diceva Giuseppe Mazzini, grande artefice della nostra Patria, nella sua opera “Dei diritti dell’uomo” :

” … Non avete diritti…: come potreste avere
coscienza di cittadini e zelo per lo Stato e affetto sincero alle leggi ? La
giustizia è inegualmente distribuita fra voi e l’altre classi: donde
imparereste il rispetto, e l’amore per la giustizia? La società vi tratta senza
ombra di simpatia: donde imparereste a simpatizzare colla società ? “

Pubblicato in Sociale

Scritto da

Giornalista scomodo - "L'unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede..."

Potrebbe interessarti

Lascia un commento

Seguici su: