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Overbooking: addio alla pratica più odiata dai viaggiatori?

Una notizia di qualche giorno fa, un fatto di cronaca piuttosto grave, per certi versi grottesco, che ci ha raccontato dello scandalo di un passeggero, negli Stati Uniti, picchiato in quanto non disposto a cedere il proprio posto in overbooking.
La compagnia in questione era l’americana United Airlines che dopo l’accaduto ha rilasciato un comunicato ufficiale nel quale si impegna ad attuare una politica ben diversa per i casi futuri: promessi maxi risarcimenti da 10 mila dollari (oltre 9 mila euro) per i viaggiatori che rinunceranno volontariamente al proprio posto nei casi di overbooking.
Che cosa vuol dire questa parola? Si parla della nota abitudine da parte delle compagnie aeree a vendere più posti rispetto a quelli effettivamente disponibili sul velivolo in quanto è prevista una probabilità piuttosto alta che qualche cliente vada a cancellare la prenotazione o rinunci a partire.
Spesso le cose vanno realmente così e tutti riescono ad avere il proprio posto sull’aereo: ma qualche altra volta capita che nessuno cancelli la propria prenotazione o rinunci al viaggio. Con conseguenza ovvia, quella di dover lasciare a terra chi aveva prenotato in overbooking.

La vicenda del passeggero picchiato per l’Overbooking:

Ovviamente la compagnia aerea statunitense ha dovuto prendere tale drastica decisione del rimborso al passeggero picchiato e costretto a scendere dall’aereoper far fronte al terribile danno di immagine provocato dalla vicenda.
L’uomo, un americano sui 60 anni, aveva acquistato un regolare biglietto ma si era rifiutato di lasciare il proprio posto e per tale motivo era stato trascinato con la forza al di fuori del velivolo; il tutto sotto gli occhi increduli degli altri passeggeri.
Ed è stato proprio uno dei presenti a filmare la scena con il proprio smartphone e a condividere il video sui social, permettendo la diffusione di tali immagini in tutto il mondo nel giro di poche ore.
Dopo la grave figuraccia, la compagnia aerea si è impegnata ufficialmente nella riduzione dell’odiosa pratica dell’overbooking, ovvero la vendita di un maggior numero di biglietti rispetto al numero di posti effettivamente disponibili sull’aereo; ma soprattutto ha promesso lauti risarcimenti per i prossimi passeggeri che in futuro decideranno di cedere il posto spontaneamente.

La pratica dell’overbooking:

Vista la risonanza internazionale della vicenda ed i risvolti che si sono susseguiti, potrebbe essere la volta buona per far si che tale pratica venga del tutto abbandonata?
Si parla di un qualcosa molto odiato dai viaggiatori di tutto il mondo e che è attualmente adottato dalla maggior parte delle compagnie aeree, specialmente quelle low cost.
A seguito delle lamentele dei viaggiatori, cause legali, scandali e quant’altro, tantissime compagnie hanno cominciato a ridurre il numero di biglietti eccedenti e a garantire rimborsi adeguati; ma ad oggi l’overbooking continua ad essere una pratica permessa e assolutamente legale.
Diverse associazioni di consumatori in tutto il mondo stanno promuovendo campagne per sensibilizzare i governi a prendere le dovute misure con multe e sanzioni; ma la sensazione è che la strada sia ancora lunga.
L’augurio di tutti, in fondo, è che in futuro ci siano i giusti presupposti per cui ogni compagnia venga obbligata per legge ad assumersi le dovute responsabilità, attraverso risarcimenti adeguatamente regolamentati, così da implementare il ventaglio dei diritti dei passeggeri ad oggi in vigore.

Pubblicato in Archivio Notizie

Scritto da

Giornalista di inchiesta, blogger e rivoluzionario

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