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Manovra: a rischio le norme antincendio

La manovra finanziaria in via di approvazione potrebbe mettere a rischio l’esistenza di quello che per tanti anni è stato un punto fermo della sicurezza antincendi, ovvero il certificato di prevenzione. E’ quanto si legge all’interno del maxi emendamento, dove è riportato che tutte quelle attività precedentemente soggette a verifiche preventive oggi possono essere avviate con una semplice “segnalazione dell´interessato”, ovvero una autocertificazione. L’allarme arriva da uno dei maggiori sindacati di Vigili del Fuoco, il RdB-USB.
Il certificato di prevenzione incendi (CPI) attesta il rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa di prevenzione incendi e la sussistenza dei requisiti di sicurezza antincendio; in altri termini attesta che l’attività sottoposta a controllo è conforme alle disposizioni vigenti in materia di prevenzione incendi e che un determinato edificio è stato realizzato secondo il livello di sicurezza richiesto dallo Stato.

 

Certificato di prevenzione incendi:

Viene rilasciato dal competente Comando provinciale dei vigili del fuoco se nell’esame della pratica emerge la completezza dei requisiti previsti dalle norme. E’ importante poiché obbliga i titolari di alcune specifiche attività (indicate in un decreto del Ministro dell’Interno) a richiedere il certificato di prevenzione incendi per non incorrere nelle sanzioni civili e penali.
Il testo del decreto legge con cui il 15 luglio 2010 è stata approvata dal Senato la manovra correttiva riguarda, anche se non la cita esplicitamente, la prevenzione incendi. Con l’introduzione della Scia, vale a dire la segnalazione certificata di inizio attività, le procedure di prevenzione incendi potrebbero essere sostituite dall’invio della documentazione di autocertificazione; il condizionale al momento è d’obbligo poiché il testo prevede alcune esclusioni che potrebbero riguardare anche la prevenzione incendi.
In attesa di maggior chiarimenti, l’allarme è stato lanciato da un sindacato che ha sottolineato come questa norma potrebbe essere pericolosa in termini di sicurezza soprattutto nei luoghi dove si svolgono manifestazioni aperte al pubblico.
Il rischio è legato all’ipotesi che chiunque potrà aprire una attività pubblica senza richiedere il certificato di prevenzione antincendio al corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, con pesanti ricadute sulla sicurezza ed incolumità pubblica.

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Scritto da

La Vera Cronaca, giornale online libero e indipendente

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