L’isolamento sociale e la solitudine rappresentano criticità rilevanti, soprattutto per la popolazione anziana, con implicazioni profonde per la loro salute fisica e mentale, ma anche per le nuove generazioni, come abbiamo avuto modo di vedere dopo la pandemia da Covid 19.
La perdita di legami sociali, la riduzione della mobilità e la distanza geografica dai propri cari possono contribuire a un senso di alienazione e disconnessione tra le persone della terza età. Tuttavia, in un’era dominata dalla trasformazione digitale, la tecnologia si configura come un potente alleato nella lotta contro l’isolamento, offrendo nuove opportunità per mantenere e rafforzare le connessioni sociali, accedere a servizi essenziali e stimolare l’impegno cognitivo.
In questo articolo parliamo di:
Il problema dell’isolamento senile
Numerose ricerche scientifiche e rapporti di organizzazioni autorevoli, come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e diverse fondazioni dedicate all’invecchiamento attivo, evidenziano i gravi effetti dell’isolamento sociale sulla salute degli anziani, e secondo le ultime rilevazioni, il 25% di queste persone vive una situazione del genere.
La solitudine cronica è stata associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, declino cognitivo, depressione, indebolimento del sistema immunitario e persino a una maggiore mortalità. La mancanza di interazioni sociali può portare a sentimenti di tristezza, ansia e una diminuzione generale della qualità della vita. Affrontare l’isolamento senile non è solo una questione di benessere sociale, ma anche un imperativo di salute pubblica.
La tecnologia offre una vasta gamma di strumenti e piattaforme che possono aiutare gli anziani a superare le barriere fisiche e geografiche che spesso contribuiscono al loro isolamento.
Le videochiamate tramite smartphone, tablet o computer, facilitate da applicazioni come Skype, Zoom o WhatsApp, permettono di mantenere un contatto visivo e interattivo con familiari e amici, indipendentemente dalla distanza. Vedere i volti cari e condividere momenti della vita quotidiana può alleviare significativamente il senso di solitudine e rafforzare i legami affettivi.
A questo si aggiungono i social media che, se utilizzati con consapevolezza e supporto, possono rappresentare un’ulteriore opportunità per rimanere connessi con comunità di interesse, partecipare a gruppi online con persone che condividono hobby o esperienze simili, e persino ristabilire contatti con vecchi amici. In questo senso, Facebook o Instagram, opportunamente filtrati e gestiti, possono offrire un senso di appartenenza e un flusso costante di interazioni sociali.
Servizi, informazione e intrattenimento
La tecnologia non si limita a facilitare le connessioni sociali, ma offre anche agli anziani un accesso facilitato a una vasta gamma di servizi essenziali e opportunità di intrattenimento che possono contribuire a ridurre il senso di isolamento e a migliorare la loro qualità della vita.
Ad esempio, l’e-commerce e i servizi di consegna a domicilio permettono di ricevere beni di prima necessità e altri prodotti senza dover uscire di casa, mantenendo l‘autonomia e riducendo la dipendenza dagli altri, familiari o professionisti del settore dell’assistenza, come gli OSS.
L’accesso a notizie online, libri digitali, musica in streaming e piattaforme di video on demand offre infinite opportunità di intrattenimento e stimolazione intellettuale, combattendo la noia e il senso di vuoto che possono accompagnare l’isolamento.
Infine, la possibilità di espletare pratiche burocratiche o pagamenti digitali verso la Pubblica Amministrazione, consente anche a chi è impossibilitato a uscire per vari motivi, come la disabilità, di poter effettuare versamenti, come tasse e utenze, senza doversi recare agli sportelli o uffici competenti.
Telemedicina e assistenza sanitaria
La telemedicina e l’assistenza sanitaria digitale rappresentano un altro passo avanti collegato alla tecnologia nel modo in cui i servizi sanitari vengono erogati e fruiti, specialmente per le persone anziane che possono affrontare sfide legate alla mobilità o all’isolamento geografico.
Nello specifico, la telemedicina permette di effettuare consulti medici a distanza tramite videochiamate, messaggistica o piattaforme dedicate, consentendo agli anziani di ricevere diagnosi, monitoraggio di condizioni croniche e consigli terapeutici comodamente da casa.
L’assistenza sanitaria digitale, in un senso più ampio, include l’utilizzo di app per la gestione della salute, dispositivi indossabili per il monitoraggio dei parametri vitali e piattaforme online per l’accesso a informazioni sanitarie e supporto. Questi strumenti non solo facilitano l’accesso alle cure, riducendo la necessità di spostamenti spesso faticosi, ma possono anche migliorare l’aderenza ai trattamenti, promuovere la prevenzione e favorire un maggiore coinvolgimento del paziente nella gestione della propria salute, contribuendo concretamente a ridurre il senso di isolamento legato alla difficoltà di accesso ai servizi sanitari tradizionali.
L’importanza della formazione e supporto per gli anziani
Nonostante i numerosi benefici, è fondamentale riconoscere che molti anziani possono trovarsi a fronteggiare un divario digitale, ovvero una mancanza di competenze e familiarità con le nuove tecnologie.
Per sfruttare appieno il potenziale della tecnologia nella lotta contro l’isolamento, è quindi fondamentale implementare programmi di alfabetizzazione digitale specificamente pensati per gli anziani, con l’organizzazione di corsi che devono essere accessibili, intuitivi e in grado di fornire un supporto personalizzato, affrontando le paure e le resistenze che possono accompagnare l’apprendimento di nuove competenze.
Iniziative da parte di istituzioni, associazioni di volontariato e familiari possono svolgere un ruolo essenziale nell’offrire formazione sull’utilizzo di smartphone, tablet, computer e delle principali applicazioni di comunicazione e socializzazione e, parallelamente, creare centri di aggregazione digitale dedicati agli anziani, dove possano ricevere supporto tecnico e socializzare imparando, costituendo un modello efficace per colmare il divario digitale e promuovere l’inclusione tecnologica.
Il rischio della dipendenza
Così come accade con le nuove generazioni, anche per quanto riguarda gli anziani, è essenziale sottolineare che la tecnologia non deve sostituire completamente l’interazione umana diretta, ma piuttosto integrarla e ampliarla.
L’obiettivo non è quello di creare anziani dipendenti dagli schermi, ma di fornire loro strumenti che possano arricchire le loro vite sociali e offrire nuove opportunità di connessione. In quest’ottica, un approccio umano e personalizzato è fondamentale per garantire che la tecnologia sia utilizzata in modo efficace e determinante, tenendo conto delle esigenze, delle capacità e delle preferenze individuali di ogni anziano.