Condizioni abitative precarie:
Protesta analoga messa in atto nelle ultime ore a Brescia dove i numeri degli sfratti dovuti al mancato pagamento dell’affitto sono in crescita. Ad Asti sabato scorso più di trecento persone, riunite dal Coordinamento cittadino di lotta per la casa, hanno manifestato per le vie della città piemontese contro la situazione abitativa che, anche qui, presenta forti fattori critici.
Come descritto la situazione di disagio è molto diffusa e presente in diverse parti della nazione, sono molte le famiglie che attendono risposte e si trovano in precarie condizioni abitative che vanno poi a ripercuotersi inevitabilmente anche sulla dignità delle persone stesse. Il diritto alla casa dovrebbe essere qualcosa di garantito in un paese (mediamente) libero e (mediamente) evoluto come il nostro.
La situazione attuale è senz’altro figlia della crisi economica che si è abbattuta sui cittadini negli ultimi anni e che ha portato tra le conseguenze dirette quella di una forte riduzione del reddito delle famiglie con susseguente difficoltà a rispettare il pagamento del mutuo (per chi aveva avuto la possibilità di accenderlo) o, peggio ancora, impossibilità di continuare a pagare l’affitto per la propria abitazione.
Il problema è reale e tangibile anche perchè finisce spesso per innescare una spirale di illegalità caratterizzata da occupazioni abusive ed affitti in nero all’interno di edifici sovraffollati, o rischia di sfociare in veri e propri drammi umani e familiari da parte di chi rimane senza casa. L’auspicio è quello di riuscire a risolvere il problema in modo corretto e con politiche abitative adeguate al fine di garantire a tutti il diritto alla casa e la dignità di cittadino.