I problemi giudiziari di Formigoni:
Ora, tornando sul punto, la questione diventa come mettiamo in relazione le preghiere (supposte) di Benedetto XVI con l’attuale situazione del Celeste? Laicamente possiamo ipotizzare alcune risposte:
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Benedetto XVI ha avuto altro da fare. E quindi non ha perso tempo con la pratica Formigoni. Oggettivamente piccola cosa rispetto ai guai che il “pastore tedesco” (come lo chiamano alcuni) si trova dinnanzi nella gestione del suo composito gregge. Che in effetti tra IOR, pedofilia del personale di front line, IMU da non pagare, questione dei matrimoni gay e processo al corvo avrà avuto giornate assai piene visto che comunque si è permesso anche qualche trasferta e in più, da buon teutonico, non ha mancato nell’ordinaria amministrazione di udienze, benedizioni ed affini;
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in effetti le preghiere ci sono state ma non hanno trovato udienza. Evidentemente il caso è considerato disperato anche nei piani alti e quindi non c’è barba di santo che lo possa risolvere. Meglio lasciarlo al suo destino. E poi le raccomandazioni non sono mai una bella cosa;
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era tutta una balla, in realtà mai c’è stato impegno da parte di Benedetto XVI di pregare e per giunta tutti i giorni.. L’invenzione di un megalomane.
Benedetto XVI prega per lui:
Risposte tutte ragionevoli ma forse parziali. Probabilmente tutte e tre sono parte della più complessa risposta giusta. Oggettivamente quella del Formigoni Roberto da Lecco deve essere apparsa anche a Benedetto XVI come una questione con due facce.
Da un lato una bagatella regionale che per uno lui che ha visone cosmogonica non vale la pena d’impegnarsi e dall’altra una causa disperata. Quindi il combinato disposto di bagatella più causa disperata ha consigliato uno sganciamento soft: mica ci si può giocare la reputazione con i piani alti per uno che non è capace di tuffarsi da uno yatch e che, sembra, vada in vacanza a scrocco, indossi orride camice pratorello e in più abbia la memoria corta.
E poi la richiesta di un impegno giornaliero è proprio da megalomani. Oltre tutto adesso il ‘Formiga’ ha cambiato tattica: dall’ingenuo che non s’è reso conto (“ho chiesto a Zampetti di giurare sul suo onore di essere pulito” Che poi se uno è sporco l’onore neanche ce l’ha e quindi può giurare su con tranquillità) al duro che si mette di traverso e stando in Lombardia vuol mettere in crisi le giunte di Piemonte e Veneto. Meglio stare alla larga dalle teste matte.
Anzi conviene pregare per non incontrarle mai. Che probabilmente è quello che Benedetto XVI sta facendo. Questa volta sì, tutti i giorni. E con impegno.