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Come vado all’estero per ottenere il divorzio

Nel nostro paese è boom del ‘turismo del divorzio’: circa ottomila persone infatti, negli ultimi 5 anni, avrebbero intrapreso un viaggio all’estero per ottenere la separazione in virtù del fatto che, fuori dai nostri confini, i tempi per il conseguimento sembrano esser molto più veloci.
A sostenere questa tesi è l’associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani che spiega come, nel nostro paese, i tempi per l’ottenimento del divorzio siano molto lunghi, quattro anni se si procede consensualmente nelle due procedure di separazione e divorzio, che possono allungarsi fino a tredici se separazione e divorzio seguono un iter giudiziario, mentre in altri paesi europei quali Francia, Inghilterra, e Spagna l’attesa è di qualche mese.

Come ottenere il divorzio all’estero:

L’ escamotage più efficace che molti italiani stanno adottando per abbattere questi tempi, secondo l’associazione, sarebbe proprio quella di rivolgersi all’estero: sono molte le coppie che decidono di affittare un appartamento per un breve tempo in un altro paese, ottengono la residenza in quel nuovo luogo e immediatamente dopo avviano le pratiche per il divorzio.
A quel punto bastano pochi mesi e si riesce ad ottenere una sentenza che lo stato civile italiano dovrà limitarsi a trascrivere.

Differenze tra divorzio e separazione:

Ricordiamo che da un punto di vista giuridico il divorzio e la separazione sono due cose distinte: con la separazione legale i coniugi non pongono fine al rapporto matrimoniale, ma ne sospendono gli effetti nell’attesa o di una riconciliazione o di un provvedimento di divorzio.
La separazione legale rappresenta una delle condizioni per poter giungere al divorzio (introdotto e disciplinato con la legge 1.12.1970 n. 898) che rappresenta invece lo scioglimento del matrimonio o la cessazione degli effetti civili. Tramite il divorzio vengono a cessare definitivamente gli effetti del matrimonio e solo a dopo di esso il coniuge può pervenire a nuove nozze.

Il turismo del divorzio: in quali paesi andare

Tornando alla statistica inerente il fenomeno del turismo del divorzio, solamente in Italia, Polonia, Malta e Irlanda del Nord esisterebbe ancora la fase della separazione: per questo sempre più italiani prendono in considerazione l’ipotesi di rivolgersi all’estero per chiedere giustizia, dato che in paesi come Francia, Inghilterra, Spagna, Romania si può ottenere un divorzio in 6 mesi e con spese legali minori.
Dal regolamento n. 44/2001 del Consiglio europeo infatti, si riuscirebbe a dedurre la possibilita’ di pronunciare una sentenza di divorzio da parte di un qualunque Tribunale dell’Ue a patto che i coniugi siano stabilmente residenti in quel Paese, e questo è l’appiglio che rende realizzabile tutta l’operazione.

Gli studi legali sponsorizzano il divorzio all’estero:

Una scorciatoia quindi che promette di ridurre i tempi e risolvere situazioni che nel nostro paese rischierebbero di trascinardi a lungo: ed a proporla sono, spesso, gli stessi studi legali italiani, cui i clienti si rivolgono, che hanno una sede parallela all’estero o sono in contatto con studi legali di altri paesi.
Girando per il web si trovano diversi annunci di agenzie operanti in questo campo; da studi legali che offrono partnership con colleghi stranieri a vere e proprie agenzie immobiliari che, fiutato il businness, offrono il loro supporto a chi decide di intraprendere questo iter per il divorzio all’estero.
Ed il businness in effetti, sembrerebbe esserci ed anche piuttosto corposo se analizziamo gli ultimi dati Istat disponibili su questo argomento: per 1000 matrimoni celebrati in Italia nel 2008 infatti, ci sono state 286 separazioni e 179 divorzi. E con i tempi biblici che si prospettano nel nostro paese per ottenere tali pratiche, quella del turismo del divorzio sembra essere una alternativa piuttosto appetibile.

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