Superato il limite di studenti stranieri per classe:
Una preoccupazione specchio dei numeri dell’ istituto, dove la media di bambini stranieri iscritti alla primaria è del 62,8 per cento con punte che arrivano a sfiorare il 70 per cento.
“Anche quest’anno non riusciremo a rispettare il limite del 30% di alunni non italiani per classe” ha commentato ancora il sindaco Milena Cecchetto facendo riferimento alla normativa del Ministero dell’istruzione entrata in vigore lo scorso anno che prevedeva un tetto massimo del 30% di studenti stranieri per ogni classe a partire dalle scuole materne. Limite che, a poche settimane dall’inizio del nuovo anno scolastico, non sembra poter essere rispettato da molti istituti.
Parlando del Veneto tra l’altro, la presenza di alunni stranieri negli istituti delle regione è piuttosto massiccia: in tutto il Veneto vi sono oltre 79 mila alunni stranieri iscritti, la maggior parte dei quali in provincia di Treviso e Vicenza (oltre 17 mila).
Tornando all’ episodio della scuola di Montecchio, il sindaco Milena Cecchetto ha sollecitato l’intervento della regione scrivendo una lettera all’assessore regionale all’istruzione per cercare una soluzione alla questione anche in virtù di quella che è la normativa attuale che, lo ricordiamo, prevede la possibilità di alzare il tetto massimo del 30% di stranieri solo in caso di presenza di alunni stranieri già in possesso delle adeguate competenze linguistiche e già in grado quindi di partecipare attivamente all’attività didattica.
No a classi di soli stranieri:
Chiaramente non è questo il caso, motivo che spinge a prendere un provvedimento rapido ed efficace: sulla vicenda è infatti intervenuto anche il ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, che si è detta contraria ad una classe di soli stranieri “perché una classe che ha il 100% degli studenti stranieri non aiuta l’integrazione, ma crea un ghetto” lasciando trapelare la possibilità di un intervento diretto finalizzato a smistare i ragazzi in varie sezioni.
In sostanza, l’ennesima querelle intorno al mondo dell’ istruzione che promette di far parlare parecchio di qui ai prossimi giorni: come sempre, staremo a vedere in che modo andrà a finire.