Comunicato del Popolo Viola e dissenso interno:
“Il NoBDay2 è stato lanciato dalla pagina Facebook ‘Il Popolo Viola’ senza alcuna consultazione con i Gruppi Locali che danno corpo al movimento viola e con motivazioni politiche e strategiche estremamente opinabili. Di fatto la pagina che si definisce ‘pagina ufficiale del Popolo Viola’ non ha alcun titolo a parlare in suo nome.
Ciò è stato ancora una volta precisato nel comunicato stampa del Popolo Viola – Rete Gruppi Locali, riunitosi in un incontro nazionale a Roma l’11 e il 12 Settembre per prendere una posizione in merito e avviare un processo di coordinamento tra Gruppi Locali che fanno rete attorno a una Carta Etica.
Il NoBDay del 5 Dicembre 2009 è stato un evento irripetibile, da cui è nato un movimento reale che lotta contro il berlusconismo, per l’attuazione piena della Costituzione e per un rinnovamento della democrazia italiana attraverso la partecipazione diretta dei cittadini consapevoli, in totale indipendenza dai partiti.
A quasi un anno di distanza non ci troviamo più in linea con una manifestazione così generalista che non focalizza in concreto le emergenze di questo periodo specifico: lavoro, scuola, sanità, crisi economica.
Il Popolo Viola della Rete Gruppi Locali continuerà nelle sue battaglie, localmente o a livello nazionale, in difesa dei valori sanciti dalla Carta Costituzionale, in difesa dei diritti dei lavoratori, dei precari, degli studenti e delle fasce più deboli, messi sempre più a rischio dal governo attuale, e contro la discriminazione razziale. Porteremo avanti le nostre lotte civili senza strumentalizzazioni di partiti, cosa che invece pare non stia accadendo nel NoBDay2”.
Come è organizzato il Popolo Viola:
Gianluca Palma e Samuela Bellini, rispettivamente dell’Ufficio stampa di Roma e di Brescia, ci spiegano che: “i gruppi locali si riuniscono in assemblee democratiche e sono un soggetto diverso e totalmente indipendente dal paginone su Facebook: uno strumento virtuale che, a differenza di ciò che credono in molti, è gestito senza il minimo rispetto delle più elementari regole di democrazia da amministratori autoproclamatisi portavoce del Popolo Viola, che ormai da mesi e senza alcun mandato censurano sistematicamente ogni voce dissenziente e ogni critica, non consultando mai le realtà territoriali. Ultimo caso proprio il lancio della manifestazione indetta per il 2 ottobre.”
Motivo appunto per il quale “molti gruppi viola non parteciperanno e aderiranno invece alle due manifestazioni, che si terranno sempre a Roma, dell’8 Ottobre per gli studenti e del 16 Ottobre per i lavoratori”, aggiunge Gianluca Palma.
Diversi gruppi locali del Popolo Viola sottolineano inoltre come il circuito tradizionale dei media non dia spazio a tali segnalazioni, che vengono ugualmente inviate anche a numerosi e noti quotidiani nazionali. “Questa manifestazione è importante più per i partiti che per noi. Il vero Popolo Viola, ormai strumentalizzato anche dai giornali, lavora nei gruppi territoriali e sta cercando di raccogliere i frutti di mesi di lotta e protesta sul territorio, senza chiedere aiuto o soldi alle forze partitiche.
Questa è una verità, inconfutabile, che molti giornalisti avrebbero dovuto documentare in questi mesi, invece di ignorare ogni nostro appello per scrivere intere colonne perbeniste sul popolo viola ‘ufficiale’, senza accenni a censure o ad atteggiamenti poco democratici ”, conclude Samuela Bellini.
Ban e censure dai vertici del Popolo Viola:
Molte testimonianze sono giunte presso la nostra Redazione nel corso di questi ultimi 2 mesi, così come sono state diverse le persone che abbiamo avuto modo di incontrare per approfondire l’argomento.
Andrea Basile è un ex amministratore della pagina internet in questione (“il Popolo Viola”) e dice di conoscerne bene i meccanismi. Ci ha raccontato come “i ban e le censure non sono che la punta di un iceberg. Se si parte da un’idea, cioè che si è trasparenti e apartitici, ma poi non si è né trasparenti e né apartitici, tutto diventa una presa in giro.
Loro fanno i democratici e gli antiberlusconisti, ma poi si comportano allo stesso modo. La cosa brutta è che le persone, che ne sono ignare, vengono prese in giro. Facebook è molto usato e loro che gestiscono questa pagina lo usano molto: è uno strumento potente ed è giusto che si sappia come viene usato.
Io sono stato rimosso dal ruolo di amministratore perché non ‘ubbidivo’, non ero allineato con i loro atteggiamenti. La gente, cioè un sacco di persone, va sulla loro pagina e non si rende conto minimamente di cosa accade davvero. Poi magari salgono su un palco e gridano no al bavaglio”.
Rimosso per aver espresso preplessità:
Anche Franco Lai è stato fra i primi amministratori della pagina Facebook da cui partì l’evento dello scorso 5 Dicembre e venne contattato per occuparsi della parte grafica e dei contenuti multimediali di tale pagina. Venne rimosso dal suo ruolo, dopo aver espresso delle perplessità in merito ad alcune decisioni prese da chi gestiva la collaborazione di tutti:
“vengo rimosso dal ruolo di amministratore senza una mail, senza una motivazione: eravamo una squadra, lo siamo sempre stati. Perlomeno è quel che ho creduto sino a quando sono stato espulso. Dicendo queste cose, a loro dire, rovino un sogno a tante persone. Quale sogno, dico io? Il sogno di un evento apartitico, partito dal basso, dove avremmo firmato pur di ottenere 20.000 adesioni a Roma senza bandiere, piuttosto che 80.000 con partiti e sindacati? Sono stato cacciato, e con me poi tutti gli altri”.
Ottavio Casentini, del gruppo di Pistoia, ci dice che: “il 2 Ottobre sarà ormai la solita manifestazione politica e noi come gruppo locale non parteciperemo: non ci crede più nessuno a questo Popolo Viola ufficiale, con le sue bassezze morali. Noi di Pistoia siamo un gruppo di circa 660 persone che è stato a tutte le manifestazioni in qualità di liberi cittadini che agivano fuori dai partiti, ma ora ci siamo accorti che non è così.
Ho conosciuto tutti i dirigenti del nazionale: il Popolo Viola dovrebbe essere una cosa apartitica, come dicono,ma così non è. Gli attuali ‘rappresentanti’ si sono auto eletti e sulla rete non perdono occasione per buttare fuori chi semplicemente fa domande o non la pensa come loro. E’ gente che sembra messa lì per tenere il movimento a bada, senza farlo crescere in attesa che un domani serva ai partiti. Per me è tutto manovrato”.
Movimento apolitico, ma con personaggi politicizzati:
Andrea Ancarani Zampiga, dell’ufficio stampa del popolo viola di Faenza, ci spiega che: “quello che il paginone ha fatto e sta facendo è cosa nota e risaputa tra noi dei gruppi locali, è la gente ‘comune’ che li segue che non lo sa. Questi 4 personaggi hanno fatto di tutto per disinformare, per non informare i cittadini di tutte queste cose. Questo è un movimento apolitico, ma se ci sono dei personaggi con la politica dietro, con dei partiti, allora a quel punto il Popolo Viola non è più come dovrebbe essere”.
Numerose domande si sollevano, infine, attorno alla questione dei finanziamenti: chi pagherà tutte le spese della manifestazione? La pagina del blog degli organizzatori dell’evento, dedicata alle donazioni spontanee per il “No Berlusconi Day 2”, è aggiornata al 21 Settembre ed è ferma, più o meno, a 5.000 euro a fronte (sempre in base a quanto scritto sul medesimo blog) dei 40.000 euro necessari per la riuscita dell’evento.
Data la grande novità rappresentata dal movimento in oggetto nel panorama sociale italiano e dato l’elevato interesse che esso suscita presso la gran parte dei nostri lettori, continueremo a seguire l’evoluzione degli eventi svolgendo la nostra funzione di giornale attento ed imparziale, capace di offrire uno spazio di dibattito e di confronto onesto e civile, come proprio i dettami fondamentali della Carta Costituzionale che si vuol difendere, inequivocabilmente prescrivono.