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Carriera di Nitto Palma:
Di motivi per non volere Palma a quella presidenza ce ne sono parecchi. Non perché non conosca la materia: è magistrato, uno di quelli non comunisti, che peraltro sono tanti e, nel 1994 è stato vicecapo gabinetto dell’allora ministro della Giustizia. Era Alfredo Biondi, giusto a memoria dei lettori che hanno superato gli “anta”. Quindi sotto il profilo tecnico magari c’è poco da dire. È sotto quello politico che invece qualche dubbietto nasce e cresce.
Chi è Nitto Palma? Intanto appartiene alla categoria dei berlusconiani cosiddetti falchi, che se lo sapessero i pennuti chiederebbero un risarcimento e quindi è uno che ha votato tutte le leggi ad personam più invereconde. Poi, va da sé si è bevuta la storia della nipote. Ma questo da quelle parti è oramai un classico. E se la memoria non inganna è stato tra i primi ad arrivare sulle scalinate del Palazzo di Giustizia di Milano per inscenare la patetica manifestazione canora cui è seguita pacifica invasione del tribunale. Atto incongruo, avrebbe detto Andreotti, per un magistrato.
Così come fu incongruo l’emendamento che presentò per il ripristino dell’immunità parlamentare. Quasi subito ritirato. E fu incongrua oltreché anche stucchevole la querelle che avviò con il ministro Riccardi ai tempi del governo Monti. Riccardi parlò di “schifo” e Nitto Francesco insieme ad altri 46 si senti personalmente tirato in ballo. In realtà il ragionamento di Riccardi era assai più ampio e, in qualche misura, più profondo.
Breve parentesi da ministro della Giustizia:
Altro da dire che è stato ministro della Giustizia ma non si ricordano danni particolari, anche perché lo fu da fine luglio a metà novembre. Considerato che di mezzo c’era agosto sono stati soli due mesi. E ogni cosa richiede il suo tempo: anche le tavanate. Come parlamentare è alla terza legislatura non pare avere un grande curriculum: nell’ultima è stato più fuori che dentro. Il Senato. Gli piacevano le missioni che gli hanno occupato il 74% del tempo e per un altro 9% è stato assente. Insomma non ha gravato sulle spese della bouvette e sui servizi generali.
Come presidente della commissione Giustizia forse durerà un po’ di più e questo potrebbe essere un problema sempre che quelli del Pd non si schiariscano le idee, si diano una mossa e si decidano a fare politica. Che in fondo, a ricordarselo, son lì per questo.