Una manovra che toglie a chi ha già poco:
Come si fa a definire “guerrieri” questi concittadini che difendono i loro quattrini legalmente e talvolta illegalmente attraverso la messa in atto di meccanismi contabili e stratagemmi che stanno proprio all’antitesi rispetto ai comportamenti di solidarietà e fratellanza?
Tra l’altro ci sembra che conducono una vita in cui sono negate o ignorate le altrui capacità di intelligenza, di creatività ed amore, determinando delle disarmonie che non fanno bene all’intero tessuto sociale.
No, non siamo affatto d’accordo su come è stata articolata questa manovra finanziaria: toglie a chi non ha molto, per continuare ad elargire a chi ha tanto. Aumentando, tra l’altro, il senso d’abbandono e di solitudine di milioni di cittadini italiani che già sono soli per le leggi naturali legate alla stessa esistenza e non riescono a comunicare appieno la loro esperienza di solitudine nella sofferenza e nella malattia, nella mancata inclusione sociale e nella irrealizzata soddisfazione delle loro aspettative e desideri.
Con l’estate in piena evoluzione, tra poco molti di coloro che hanno architettato questa nuova legge finanziaria andranno a riposarsi ed a godere un periodo di vacanze nelle loro sontuose ville sparse tra isole, promontori e siti naturali di particolare bellezza. Li seguirà il loro solito codazzo di collaboratori, segretari, cortigiani, sempre pronti ad ossequiarli e servirli con la speranza di ottenere favori e vantaggi. Tanti, al contrario, saranno alle prese con le ansie e le preoccupazioni che i tagli inseriti nella nuova legge recheranno a loro e alle loro famiglie: vivranno questo provvedimento come un atto di prepotenza da parte del governo.
E a tal proposito l’imperatore-filosofo Marco Aurelio ha scritto: “Non immaginare le cose come le giudica il prepotente o come chi vuole che tu le giudichi, ma sappile vedere come effettivamente sono”.