Proposta troppo discriminatoria: la Lega lo censura
Secondo quanto fatto sapere dai vertici del partito, infatti, da ora in avanti ogni singola iniziativa, proposta di legge, delibera o atto normativo, dovrà necessariamente passare prima per la segreteria nazionale della Lega in modo da poter garantire, in tutto il paese, uniformità di indirizzo politico. La stessa segreteria nazionale della Lega aveva infatti, nei giorni scorsi, criticato duramente la proposta di legge di Marangoni e ne aveva preso le distanze definendola “estemporanea e incostituzionale, frutto di una mera iniziativa personale e non preventivamente anticipata, discussa, né tantomeno condivisa dalla segreteria nazionale che, a oggi, non ne conosce neppure il testo se non per anticipazioni stampa”.
Un provvedimento simile, come evidente, rischiava di lasciare a casa moltissimi bambini figli di genitori immigrati andando letteralmente a vietarli l’accesso agli asili nido. Circostanza non certo auspicabile né tantomeno attuabile, come gli stessi vertici del partito hanno prontamente capito prendendo le distanze ed affrettandosi a congelare la proposta di legge andando a punire duramente il consigliere regionale Marangoni sospeso dall’incarico.
Per una volta, in sostanza, l’ennesima sparata di un dirigente leghista viene censurata dagli stessi vertici del partito in quanto giudicata estremamente discriminatoria; ci chiediamo a questo punto che fine farà Marangoni. Chissà che non avesse sperato, nel formulare tale proposta di legge, di ottenere popolarità mediatica e, magari, qualche simpatia da parte dei vertici del partito di appartenenza; forse il suo errore è stato quello di aver sparato troppo alto, presentando una legge eccesiva anche per un partito come la Lega. Quando si dice il troppo stroppia.