Differenze economiche in Italia:
In termini generici, si evince dal rapporto di Bankitalia, le famiglie italiane sono tra le più ricche del mondo e, sicuramente, tra le meno indebitate come certificano i dati: alla fine del 2008 infatti, l’ammontare dei debiti delle famiglie era pari al 78% del reddito mentre, ad esempio, in Germania ed in Francia era pari a circa del 100%, negli Stati Uniti e in Giappone arrivava al 130%. Tra l’altro i debiti delle famiglie italiane risultano legati all’acquisto di beni durevoli, in primis l’abitazione; il 41% dei debiti è rappresentato infatti da mutui per l’acquisto della casa.
In riferimento a quest’ultimo dato, la maggior voce di ricchezza per le famiglie italiane è data proprio dall’abitazione: il mattone è visto ancora come la forma migliore di investimento e rappresenta, con un valore pari a 4.667,4 miliardi, poco più della metà del valore complessivo della ricchezza che è riscontrabile nella cifra di 9.088,9 miliardi.
A questa tendenza si contrappone una vera e propria fuga dai titoli di stato, ritenuti evidentemente un investimento meno affidabile e meno redditizio soprattutto in concomitanza con la crisi globale degli ultimi anni che ha influito decisamente sul mondo della finanza; nel 2009, a causa anche dei bassi tassi di interesse, la fuga dai titoli è aumentata ed ha spinto gli italiani ad orientarsi verso forme di investimento più liquide come depositi bancari e risparmio postale, cresciuti rispettivamente di 1,4 e 0,3 punti percentuali.
Rispetto al 2008 è riscontrabile una riduzione della quota di ricchezza detenuta in titoli pubblici italiani di oltre 2 punti percentuali mentre è aumentata quella detenuta in azioni e partecipazioni con una netta preferenza per titoli esteri.
Famiglie italiane votate al risparmio:
In sostanza, quello che emerga dal rapporto “La Ricchezza delle famiglie italiane” è soprattutto un dato oramai consolidato da tempo; se il nostro paese resta a galla, lo deve soprattutto al comportamento virtuoso delle famiglie orientate per inclinazione al risparmio ed a forme di investimento ritenute più sicure.
Per quanto riguarda l’altra grande tendenza emersa, vale a dire la disuguaglianza che prende sempre più piede, questa è riscontrabile da un’ attenta analisi della società e dimostra ancora una volta la veridicità di una legge antica quanto il mondo; chi è ricco tende a diventarlo sempre di più mentre per chi è povero, come ovvio, vale il discorso opposto.