Capezzone e Berlusconi:
Lo sconcerto, cui accennavamo prima, proviene dai trascorsi politici di questo personaggio. L’on. Capezzone è infatti colui che solo qualche anno fa diceva di Berlusconi che aveva pagato dei magistrati. Ecco le sue parole: “In nessun paese al mondo avremmo un premier così. Per essere chiaro, voglio prescindere dall’esito dei processi di ieri e di oggi, e perfino, se possibile, dalla rilevanza penale dei fatti che sono emersi. Ma è però incontrovertibile che Silvio Berlusconi, prescrizione o no, abbia pagato o fatto pagare magistrati. Così come da Palermo, quale che sia la qualificazione giuridica di questi fatti, emergono fatti e comportamenti oscuri di cui qualcuno, Berlusconi in testa, dovrà assumersi la responsabilità politica”.
Chiaramente abbiamo accennato soltanto ad una delle dichiarazioni dell’on. Capezzone contro il premier Berlusconi: i curiosi che vogliano approfondire meglio la questione non devono far altro che cercare nella rete Internet. Ma forse è destino comune a tutti coloro che vogliono per forza accedere a ruoli importanti di potere mascherarsi del ridicolo rappresentato dalle continue contraddizioni.
Bossi e le accuse a Berlusconi:
Il governo stesso di Berlusconi diviene una macro-contraddizione insuperabile quando si pensa a cosa diceva il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, senza il quale Berlusconi non avrebbe altra soluzione che tornarsene a casa, soltanto qualche tempo fa, in Parlamento:
“Il vero potere Gelli diceva che lo deteneva chi ha i mezzi di informazione e Berlusconi era la tessera 1816 della P2 di cui Gelli era a capo. E prima di Gelli, se ricordo bene, era un principio espresso dal nazista Goebbels. […] Fininvest è espressione di un’ esasperazione dittatoriale che trova le sue matrici in Craxi e nella P2”.
Le accuse di Bossi a Berlusconi si sprecano tornando a qualche tempo indietro; prima di mettersi d’accordo su come spartirsi il potere. Insomma, la presa in giro dei cittadini italiani, come si vede, continua senza sosta nè vergogna.