Qualità dell’aria nelle città italiane:
Le grandi città,come detto, sono in caduta libera in questa speciale classifica rispetto a quella dell’anno precedente; Genova perde 10 posizioni (occupa il posto 32), Milano ben 17 (posizione 63), Roma passa dal posto 62 dello scorso anno al 75 attuale; giù anche Napoli (da 89 a 96) e Palermo (da 90 a 101). Resiste solo Torino che anzi sale dalla posizione 77 dello scorso anno a quella 74 attuale.
I movimenti più significativi vengono realizzati da Oristano (dalla posizione 74 alla 22), Avellino (dalla 80 alla 29), Sondrio (dalla 73 alla 35) e Isernia (52 dalla 95); in negativo segnaliamo Campobasso (dalla 39 alla 70), Cagliari e Macerata (perdono entrambe 19 posizioni), Pavia (dalla posizione 20 alla 34), Milano (dalla 46 alla 63), Lecco e Rieti che con una differenza rispettivamente di – 49 e – 46 rappresentano i comuni che hanno avuto il più alto declassamento di posizioni rispetto all’anno precedente.
Tra gli indicatori utilizzati da Ecosistema Urbano per stilare il rapporto si è tenuto contro, tra gli altri, dei seguenti parametri: Acqua potabile, Perdite rete idrica, Capacità di depurazione, Produzione di rifiuti,Raccolta differenziata, Trasporto pubblico, Tasso di motorizzazione, Isole pedonali, Zone a traffico limitato, Piste ciclabili, Verde urbano, Consumi di carburanti, Consumi elettrici domestici, Politiche energetiche, il Pm 10 (particelle microscopiche presenti nell’atmosfera).